La divisione anatomica del capello precedentemente esaminata – midollo, corteccia e cuticola – è perfettamente riconoscibile nel fusto del pelo, cioè nella parte di capello già perfettamente sviluppata.
Questo è però il risultato di un processo lento e complesso di trasformazione cellulare e specializzazione che ha inizio nella zona del bulbo pilifero.
Il processo più importante ha luogo nella parte più profonda del follicolo.
Al termine di ogni ciclo del capello si assiste a una migrazione di cellule staminali che, da una zona posta a livello dell’inserzione del muscolo erettore, chiamata Area di Bulge, giungono in quantità disponendosi sopra la papilla per formare la matrice del capello.
Cellule staminali
Le cellule staminali sono cellule indifferenziate, cioè ad uno stadio prematuro, che si moltiplicano incessantemente, costituendo un inesauribile serbatoio.
Necessitano però della stimolazione da parte di complessi fattori e particolari condizioni per assumere caratteristiche di cellule di un organo o di un tessuto.
In questo caso diverranno cellule del capello, chiamate cheratinociti.
Lo sviluppo di queste cellule staminali e il loro differenziamento in cheratinociti è dunque sotto il controllo di 2 importantissimi complessi:
Fattori di crescita
Conosciuti meglio con la sigla GF – Growth Factors, sono un complesso di proteine, aminoacidi, peptidi e ormoni che agiscono, legandosi ai recettori delle membrane cellulari, stimolando lo sviluppo, la maturazione e il differenziamento delle cellule staminali stesse.
Complesso energetico
Un complesso di glicogeno in deposito nelle membrane follicolari che, entrando nel ciclo di Krebs sotto forma di glucosio, garantisce la produzione dell’ATP, che è l’energia necessaria al compimento di questi processi biochimici.
Nella papilla convogliano vasi sanguigni in abbondanza per mantenere ben nutrite le cellule della matrice.
A questo livello non possiamo ancora distinguere midollo, corteccia e cuticola, ma solo una massa di cellule in forte riproduzione, con le nuove che tendono a spingere le altre verso l’alto.
Nel corso di questa risalita subiscono profonde modifiche, un po’ come accade per le cellule epidermiche. Al loro interno viene sintetizzata cheratina e si dispongono a formare le varie parti del capello.
La consistenza pilifera è qui ancora assai molle, e solo nell’ultimo tratto del follicolo ritroviamo i connotati di un capello perfettamente costituito.